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T4.2 Restauro e valorizzazione di edifici storici, civili e religiosi

Maddalena Branchi, Eletta Naldi, Antonio Lauria, Pietro Matracchi, Giovanni Pancani, Rosa Romano

Gli oggetti di studio del presente Tematismo sono edifici di rilevanza storica, architettonica e artistica, identificabili come emergenze architettoniche che, singolarmente o nel loro insieme, costituiscono componenti essenziali del Paesaggio Culturale del Casentino. Questi edifici sono parte integrante dello sviluppo territoriale e degli insediamenti e custodiscono la memoria storica e la cultura materiale delle comunità locali. Alcuni di essi, come pievi e castelli, rappresentano elementi identitari del paesaggio, frutto della ricca eredità medievale del territorio. Altri, come i grandi opifici dismessi, rappresentano simboli della tradizione locale e dei processi produttivi della Valle.

Le Strategie proposte in questo Tematismo nascono dalla conoscenza del Casentino come territorio di straordinaria rilevanza storica, architettonica, artistica e naturalistica; in coerenza con i principi di Conservazione, Fruizione e Promozione (D.Lgs. 42/2004) esse mirano a valorizzare questo patrimonio, con l’obiettivo di rafforzare l’identità e la coesione sociale della comunità locale, stimolando l’economia del territorio attraverso uno sviluppo turistico sostenibile e rispettoso.

Più in particolare, il Tematismo dà luogo a tre Strategie d’intervento. La prima si occupa dei castelli, che fungevano da residenze nobiliari e punti di controllo del territorio; la seconda delle pievi romaniche del XII secolo, note per i loro straordinari capitelli e per i tesori artistici datati dalla fine del XIII secolo al XVIII secolo; la terza si concentra sui manufatti di archeologia industriale, che testimoniano una storia più recente e l’operosità del territorio.

Nel loro complesso, questi manufatti sono fortemente collegati a elementi del paesaggio culturale materiale e immateriale, e potrebbero, se adeguatamente recuperati e valorizzati, contribuire in modo significativo allo sviluppo territoriale e alla crescita del turismo.

Dalla fase di analisi è emerso, tuttavia, che il patrimonio architettonico casentinese non è ancora adeguatamente valorizzato.

Le difficoltà e gli ostacoli alla corretta conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico riflettono, anche in Casentino, sfide comuni in molte aree interne e sono connesse a una pluralità di fattori che ruotano intorno al declino economico e allo spopolamento, con tutte le conseguenze che ne derivano. Questa situazione non solo limita la capacità di investimento necessario per la manutenzione e il restauro, ma ostacola anche la creazione di iniziative culturali e turistiche. In particolare, nei casi di riconversione funzionale, rende difficile immaginare un futuro sostenibile e durevole a valle del processo di riqualificazione materiale dei beni. Nei casi più gravi, è in discussione la stessa sopravvivenza del bene, come nel caso dell’Abbazia di Santa Trinita (Comune di Talla) che si trova allo stato di rudere e di sostanziale abbandono. Situazioni di questo tipo contribuiscono a una percezione meno positiva del territorio.

Tra le principali criticità da affrontare, vi è una scarsa consapevolezza da parte della comunità riguardo al valore identitario del patrimonio storico-artistico e al suo potenziale come fattore di sviluppo socioeconomico e il limitato coinvolgimento degli attori locali nei processi decisionali, condizione che alimenta il divario tra le istituzioni e le comunità.

A ciò si aggiunge la prevalente proprietà privata degli edifici di valore storico-artistico e la conseguente difficoltà di fruizione. Molti edifici storici, inclusi quelli religiosi, hanno orari di apertura ridotti, ostacolando così la possibilità di visitarli e rendendo l’esperienza poco agevole per i visitatori.

Il basso grado di accessibilità che caratterizza i beni architettonici della Valle impedisce o ostacola la loro fruizione da parte delle persone disabili e delle persone con limitazioni funzionali.

Nella fase di analisi della ricerca REACT, con riferimento a questo Tematismo, sono stati approfonditi i seguenti casi di studio:

  • Pieve e area archeologica di Sant’Antonino a Socana
  • Badia di Santa Trinita in Alpe
  • Il Museo dell’Arte della Lana.
La tabella seguente reca l’elenco delle Strategie di intervento e delle Azioni correlate relative al Tematismo 4.2 sviluppate nelle presenti Linee Guida.

 

Ultimo aggiornamento

11.07.2025

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