Durante il fenomeno dell’incastellamento, tra il 1000 e il 1100, i conti Guidi, una potente famiglia signorile del Medioevo toscano, trasformarono il Casentino in un centro di dominio, stabilendo un’area di controllo tra il Monte Falterona e i fiumi Archiano, Solano e Teggina. Nella porzione meridionale, l’influenza era esercitata dai vescovi aretini e da famiglie minori come i Tarlati e gli Aldobrandini, insieme al Monastero di Camaldoli. Castelli e pievi furono elementi chiave nel controllo politico della Valle, contribuendo a plasmare il paesaggio casentinese odierno.
I castelli medievali rappresentano uno dei punti di interesse più affascinanti del territorio casentinese. Come gemme incastonate nel paesaggio, castelli e rocche di controllo e difesa si ergevano su quasi ogni colle della Valle, in posizione strategica rispetto al territorio e alle sue vie di comunicazione, costituendo veri e propri landmark territoriali.
Con l’eccezione del Castello dei Conti Guidi, a Poppi, tutti i castelli del Casentino sono di proprietà privata. La frammentarietà delle proprietà comporta una gestione disomogenea (ad es., apertura discontinua, assenza di coordinamento nella promozione, ecc.), con un impatto modesto sull’offerta culturale. A parte i siti di maggior rilevanza, come il Castello dei Conti Guidi, il Castello di Romena e il Castello di Porciano, molti castelli sono ancora poco conosciuti e visitati, nonostante le loro indubbie potenzialità.
L’Azione proposta mira a migliorare la gestione e la conservazione di questi manufatti, attraverso la promozione coordinata del patrimonio casentinese e mediante la costituzione di un sistema integrato di valorizzazione. Questo approccio si ispira al modello d’eccellenza della gestione e promozione dei castelli della Valle della Loira, in Francia.
La Valle del fiume Loira, situata nel nord-ovest della Francia e conosciuta come il “giardino di Francia”, è famosa per le sue città storiche e i suoi 300 castelli. I castelli compresi tra Sully-sur-Loire e Chalonnessur-Loire sono stati inseriti nel 2000 nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO come paesaggio culturale. Accanto ai castelli più noti e visitati, alcuni dei quali insigniti del marchio nazionale “Grands Sites de France” per il loro valore architettonico e storico, vi sono numerosi castelli minori, principalmente di proprietà privata. Molti di questi sono tuttora abitati dai proprietari, che spesso destinano le aree non utilizzate ad attività ricettive, come bed & breakfast, o ne aprono gli spazi al pubblico attraverso visite guidate. Altri castelli, invece, sono stati affidati alla gestione di società private che li hanno trasformati in hotel. L’ente di promozione turistica della Valle della Loira ha creato un portale unico dove i viaggiatori possono trovare tutte le informazioni necessarie. Qui sono disponibili (in francese, inglese, italiano, tedesco e spagnolo) descrizioni, geolocalizzazione, contatti, eventi e possibilità di prenotazione dei Grandi Siti, insieme a informazioni sui castelli minori aperti al pubblico. Questa integrazione consente ai castelli minori di beneficiare della visibilità generata dai Grandi Siti, aumentando così la loro attrattività turistica. Inoltre, il sito web promuove attività turistiche complementari, come tour gastronomici e percorsi naturalistici, ampliando l’offerta per le diverse tipologie di visitatori.
Pur in scala ridotta, anche il Casentino può trarre ispirazione da questo modello. A differenza del sito “Val de Loire”, che valorizza l’intero territorio e i suoi castelli in modo integrato, il portale ufficiale dell’Ambito Turistico del Casentino (“Casentino Toscana. Naturalmente autentico”)46 include una sezione dedicata ai castelli, ma si limita a fornire informazioni storiche, senza dettagli pratici su accessibilità, orari di visita o tariffe. Spesso, inoltre, rimanda a siti esterni, riducendo l’efficacia dell’informazione turistica e l’attrattività complessiva del territorio, rendendo la ricerca più complessa e disorientante per i potenziali visitatori.
La Strategia si struttura in Azioni correlate e propone una gestione sostenibile e coordinata del patrimonio culturale dei castelli casentinesi. L’implementazione di un sistema di comunicazione integrato renderebbe la visita ai castelli più agevole e coinvolgente, incentivando i turisti a prolungare il soggiorno e ad approfondire la scoperta del territorio.
La fattibilità delle Azioni delineate nella presente Strategia dipende dalla disponibilità e dalla collaborazione dei proprietari e dei gestori dei castelli tra loro e con l’Ambito Turistico del Casentino.
Un potenziale soggetto promotore di questa Strategia potrebbe essere la Regione Toscana; i soggetti attuatori saranno identificati, caso per caso, sulla base delle peculiarità delle singole Azioni.
Alla Strategia S1_T4.2 sono sottesi i Principi di rigenerazione REACT indicati in grassetto nell’elenco che segue:
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P1. Conoscenza |
P2. Recupero |
P3. Salvaguardia |
P4. Valorizzazione |
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P5. Governance |
P6. Coesione sociale |
P7. Dotazioni di servizi |
P8. Gestione |
L’Azione nasce dall’esigenza di creare una struttura di coordinamento volta a rafforzare visibilità e attrattività dei castelli del Casentino. Essa si concretizza in un’associazione (o altro ente senza fini di lucro) che riunisce i proprietari privati dei castelli, il Comune di Poppi (proprietario del Castello dei Conti Guidi) e i soggetti gestori.
L’obiettivo principale dell’Associazione “Castelli del Casentino” è la definizione di obiettivi comuni e la loro concreta attuazione, promuovendo una gestione coordinata e unitaria dei castelli della Valle, nonché una comunicazione esterna chiara ed efficace affidata ad un unico soggetto.
I principali ambiti di intervento potrebbero comprendere:
Inoltre, l’Associazione dovrebbe impegnarsi per rendere maggiormente fruibili i siti al più ampio spettro di popolazione e occuparsi dell’organizzazione di eventi culturali all’interno dei castelli, come strumento di valorizzazione e stimolo all’attrattività del territorio (A6_S1_T4.2 “Organizzazione di eventi per valorizzare il patrimonio dei castelli casentinesi”).
Attraverso queste attività, l’Associazione contribuirebbe in modo concreto a rafforzare l’identità culturale del Casentino e a posizionarlo come destinazione turistica di eccellenza.
L’Associazione potrebbe utilizzare quale principale canale informativo il portale internet esistente dell’Ambito Turistico del Casentino.
I soggetti attuatori di questa Azione potrebbero includere i proprietari privati dei castelli del Casentino, il Comune di Poppi, i soggetti gestori dei castelli e l’Ambito Turistico dell’Unione dei Comuni.
Le successive Azioni descrivono le principali attività dell’Associazione in ordine cronologico.
Per garantire un approccio strutturato e coordinato, l’Azione propone di definire il “Programma operativo per la valorizzazione turistica dei castelli del Casentino”. Tale strumento è volto a definire le attività da svolgere in tempi prestabiliti per conseguire l’obiettivo di attrarre visitatori, ma anche di rafforzare l’identità culturale del territorio e generare opportunità economiche per la comunità locale.
Il Programma dovrà stabilire obiettivi chiari e fasi di lavoro dettagliate (vedi Azioni successive). Inoltre, dovrà pianificare l’organizzazione delle risorse economiche e umane necessarie.
Il soggetto attuatore di questa Azione dovrebbe identificarsi nell’Associazione “Castelli del Casentino” descritta nell’Azione precedente.
L’Azione di catalogazione e schedatura dei castelli del Casentino mira alla creazione di un sistema informativo dettagliato e accessibile rivolto al potenziale visitatore. Inizialmente, sarà condotta un’analisi preliminare per raccogliere informazioni sui siti di interesse. Sulla base di criteri standardizzati di catalogazione, i castelli saranno classificati secondo categorie omogenee. Seguirà l’attività di schedatura che dovrebbe includere una concisa descrizione del castello in esame e del suo ruolo nello sviluppo territoriale (dati storici, rilevanza socio-culturale, attrattività, peculiarità architettoniche, ecc.) integrata da appropriate risorse multimediali (foto d’archivio e attuali, video, interviste, ecc.).
Il soggetto promotore di questa Azione potrebbe essere l’Associazione “Castelli del Casentino”, mentre l’attuazione potrebbe essere affidata all’Ecomuseo del Casentino, in collaborazione con università e enti di ricerca.
Attualmente i castelli della Valle sono descritti su vari portali, alcuni dei quali non li includono tutti. L’Azione propone di promuovere tutti i castelli del Casentino in un unico sito web. Questo aumenterebbe significativamente la loro visibilità per i potenziali turisti, favorendo anche i castelli non musealizzati, che attualmente ricevono meno attenzione, e i castelli meno conosciuti.
A tale scopo, si potrebbe utilizzare, quale canale di comunicazione, il portale esistente dell’Ambito Turistico del Casentino.
Per il successo di questa Azione, è necessario un forte impegno nell’elaborazione di contenuti completi, aggiornati e attrattivi in modo da rendere più semplice per i visitatori raccogliere le informazioni necessarie per pianificare la visita. Il sito dovrebbe presentare l’elenco esaustivo dei castelli casentinesi e ospitare le schede informative, la cui realizzazione è proposta nell’Azione precedente, integrate con la puntuale descrizione dei servizi offerti: indicazione dei castelli visitabili e di quelli che offrono la possibilità di pernottamento, informazioni su tariffe e orari (la sezione “Castelli” dovrebbe integrare una funzionalità di prenotazione online per i servizi offerti, un’opzione attualmente assente anche nelle altre sezioni del portale, che semplificherebbe notevolmente il processo d’acquisto del biglietto d’ingresso), informazioni sull’accessibilità e sui servizi e dispositivi per elevare l’accessibilità, laddove già presenti, iniziative culturali e turistiche (A6_S1_T4.2 “Organizzazione di eventi per valorizzare il patrimonio dei castelli casentinesi”), ecc. Una funzionalità particolarmente interessante potrebbe riguardare la possibilità di acquistare pacchetti, utilizzabili in più giorni, che consentano ai visitatori di esplorare tutti i castelli del Casentino o una loro parte.
Il soggetto promotore di questa Azione potrebbe essere l’Associazione “Castelli del Casentino”, mentre l’attuazione potrebbe essere affidata all’Ambito Turistico del Casentino, con il supporto dell’Ecomuseo del Casentino e di università e enti di ricerca.
L’Azione propone la creazione di un sistema di segnaletica turistica interattiva e inclusiva per promuovere i servizi, fornire informazioni utili e migliorare l’esperienza complessiva dei visitatori del sistema dei castelli casentinesi.
Le tecnologie digitali oggi offrono molteplici opportunità per raccontare il patrimonio culturale, permettendo la fruizione dei contenuti a diversi livelli di approfondimento, calibrati sulle esigenze di un’ampia varietà di utenti e accessibili in ogni momento della giornata. Dai servizi multilingua per i turisti stranieri, ai contenuti interattivi pensati per le persone con disabilità, fino ai materiali dedicati ai più piccoli, la narrazione del patrimonio diventa inclusiva e coinvolgente.
Ogni pannello informativo dovrà essere dotato di QR Code, chip NFC o altre tecnologie adeguate, così da permettere l’accesso, direttamente dal proprio dispositivo mobile, a contenuti digitali dettagliati sul patrimonio culturale del castello, disponibili in più lingue. Attraverso audioguide e videoguide in LIS (Lingua Italiana dei Segni), tour virtuali immersivi e altri servizi digitali, sarà possibile elevare l’accessibilità ai contenuti culturali e mitigare le barriere di comunicazione, garantendo un’esperienza completa e accessibile a un pubblico eterogeneo.
Per garantire l’efficacia della segnaletica, sarà fondamentale coinvolgere esperti in comunicazione e grafica.
Il soggetto promotore di questa Azione potrebbe essere l’Associazione “Castelli del Casentino”, mentre l’attuazione potrebbe essere affidata all’Ambito Turistico del Casentino, con il supporto dell’Ecomuseo del Casentino, di università e enti di ricerca e di esperti in comunicazione inclusiva.
L’organizzazione di eventi mirati alla valorizzazione del patrimonio dovrebbe essere tra i principali compiti dell’Associazione “Castelli del Casentino”. I castelli possono diventare scenari ideali per una varietà di manifestazioni che riflettono il loro prestigio e importanza culturale nel contesto territoriale. Eventi come feste medievali, convegni, concerti, incontri culturali, mostre, visite guidate e aperture straordinarie, potrebbero attrarre un grande numero di visitatori, favorire il coinvolgimento attivo della comunità locale e rafforzare il legame tra abitanti e patrimonio.
Per valorizzare le connessioni tra i castelli, veri e propri landmark territoriali, e promuovere un’esperienza immersiva e coinvolgente, si potrebbero realizzare installazioni site-specific di light art, in particolare in occasione di eventi che interessano più siti contemporaneamente. Questa forma d’arte contemporanea, basata sull’uso espressivo della luce – sia artificiale che naturale – offre un’opportunità significativa per integrare linguaggi artistici nel paesaggio. Concepite in dialogo con i luoghi, queste opere darebbero vita ad un filo narrativo luminoso che favorisce l’interazione con il pubblico e contribuisce a valorizzare il patrimonio culturale in chiave emozionale, esperienziale e partecipativa.
Un esempio di buona pratica è il “Ninfea Festival della Rigenerazione”, che si svolge dal 2024 nell’area naturalistica dei Laghi di Monticchio, nel Comune di Rionero in Vulture, in Basilicata. Si tratta di un progetto sviluppato da Labirinto Visivo Impresa Sociale in sinergia con l’Archeoclub del Vulture, l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Potenza, l’Upi Basilicata, Onirica srl e la Compagnia teatrale Petra, con il patrocinio dell’APT Basilicata. Al festival, gli artisti di “Onirica Lights” curano percorsi di arte visiva, valorizzando l’interazione tra linguaggi espressivi come motore di creatività e strumento di riscoperta dei luoghi. Attraverso la luce, i visitatori diventano co-creatori delle opere, arricchendo così la loro esperienza. Le installazioni valorizzano aspetti specifici del paesaggio e stimolano riflessioni su temi come la sostenibilità e il valore della condivisione e della cura del territorio.
Il soggetto promotore di questa Azione potrebbe essere l’Associazione “Castelli del Casentino”, mentre l’attuazione potrebbe essere affidata all’Ambito Turistico del Casentino, con il supporto dell’Ecomuseo del Casentino e di enti culturali locali.
Nel territorio casentinese, la posizione elevata e la distanza dai centri abitati rendono spesso difficoltosa la raggiungibilità dei castelli, soprattutto per alcune categorie di visitatori. In molti casi, ciò comporta l’utilizzo di mezzi di trasporto privati.
Per favorire uno sviluppo turistico sostenibile e rispettoso dell’ambiente, l’Azione propone la realizzazione di un servizio di mobilità in grado di migliorare l’accessibilità, ridurre l’impatto ambientale e valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico locale.
Il servizio potrebbe mettere a disposizione dei visitatori:
Questo approccio rappresenta un passo concreto verso una fruizione più equa e consapevole del patrimonio, contribuendo, allo stesso tempo, alla salvaguardia del paesaggio e alla sostenibilità ambientale.
Il soggetto promotore di questa Azione potrebbe essere l’Associazione “Castelli del Casentino”, mentre l’attuazione potrebbe essere affidata ai soggetti gestori dei castelli o a imprese e cooperative di comunità.
L’Azione propone il recupero della rete storica dei percorsi che conducono ai castelli e rimanda alle Strategie S3_T3.1 (“Comunicazione e promozione di nuove forme di narrazione degli itinerari culturali del Casentino in connessione con le risorse culturali circostanti”) e S2_T4.1 (“Recupero di tracciati storici tra insediamenti e/o emergenze architettoniche”).
L’Azione ha l’obiettivo di riattivare le connessioni tra castello e suo borgo mercatale, elemento distintivo del paesaggio culturale del Casentino, e di arricchire tali tracciati con nuove narrazioni capaci di restituire il senso storico e culturale dei luoghi. Questi percorsi, spesso legati a funzioni di controllo, scambio e protezione, possono diventare oggi uno strumento efficace per raccontare la stratificazione sociale e spaziale del territorio. Il loro ripristino fisico, accompagnato da interventi di segnaletica interpretativa, mappe tematiche e contenuti multimediali, può favorire una fruizione lenta e consapevole del territorio, trasformando il cammino in esperienza culturale. Una volta riqualificati, questi percorsi potranno ospitare iniziative come passeggiate storiche guidate, itinerari tematici tra castelli e borghi, workshop didattici per le scuole e giornate di riscoperta comunitaria, contribuendo, così, al rafforzamento del senso di appartenenza e alla valorizzazione del patrimonio culturale locale. Il soggetto promotore di questa Azione potrebbe essere l’Associazione “Castelli del Casentino”, mentre la sua attuazione potrebbe essere affidata ai soggetti gestori dei castelli, in collaborazione con l’Ecomuseo del Casentino, enti locali e associazioni escursionistiche.
Il soggetto promotore di questa Azione potrebbe essere l’Associazione “Castelli del Casentino”, mentre la sua attuazione potrebbe essere affidata ai soggetti gestori dei castelli, in collaborazione con l’Ecomuseo del Casentino, enti locali e associazioni escursionistiche.
Ultimo aggiornamento
28.10.2025