Il bacino idrografico dell’alto corso dell’Arno e dei suoi principali affluenti presenta importanti valori naturalistici grazie alle vaste matrici forestali, alle relittuali aree rurali montane e ai caratteristici ecosistemi fluviali e torrentizi, con una significativa presenza di habitat e specie di interesse comunitario e conservazionistico. Il valore ecosistemico dell’area è testimoniato dalla presenza del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, dalle Riserve Statali di Scodella, Camaldoli e Badia Prataglia, da numerosi siti della Rete europea Natura 2000 e da estesi patrimoni agricolo-forestali regionali.
Se le aree montane e gli alti bacini idrografici si caratterizzano per l’alta naturalità e valore ecosistemico e paesaggistico, il fondovalle dell’Arno, pur mantenendo comunque una dominante matrice agricola, appare come la parte maggiormente trasformata, sia dal punto di vista insediativo che del paesaggio agrario, presentando un maggiore grado di artificialità e urbanizzazione e una significativa alterazione degli ecosistemi fluviali, con una forte riduzione della qualità chimica e biologica delle acque.
Questi territori di fondovalle sono interessati da interventi di espansione urbana, realizzazione di nuove infrastrutture e insediamenti produttivi ai quali si accompagna una sempre maggiore semplificazione della maglia colturale e della matrice paesaggistica ed ecologica.
La Strategia intende promuovere due tipologie di Azioni: (1) di conservazione e miglioramento della permeabilità ecologica del fondovalle del Casentino e della biodiversità, anche mediante il ripristino degli habitat naturali lungo il fiume Arno, e (2) di miglioramento della qualità delle acque e di tutela e valorizzazione complessiva del paesaggio fluviale, promuovendo un uso sostenibile del territorio che integri le attività umane con la conservazione ambientale del paesaggio e degli ecosistemi.
La Strategia prevede un’analisi propedeutica della qualità degli ecosistemi fluviali e ripariali del corso dell’Arno e dei suoi principali affluenti, individuando i tratti meglio conservati ed ecologicamente più caratteristici, le aree con alterata funzionalità degli ecosistemi fluviali e quelle con forti pressioni antropiche e perdita di qualità e funzionalità ecologica. Tra le pressioni più significative presenti nel fondovalle sono sicuramente da segnalare i fenomeni di artificializzazione e urbanizzazione delle fasce di pertinenza fluviale, di riduzione delle fasce ripariali arboree per espansione delle attività agricole, di inidonea gestione della vegetazione ripariale a fini idraulici, di riduzione del continuum fluviale oltre ai fenomeni di riduzione qualitativa e quantitativa delle acque anche legata agli effetti dei cambiamenti climatici.
I soggetti promotori di questa Strategia potrebbero identificarsi nella Regione Toscana, nel Consorzio di Bonifica o nei Comuni della Valle. I soggetti attuatori della Strategia saranno individuati, caso per caso, sulla base delle peculiarità delle singole Azioni.
Alla Strategia S2_T3.2 sono sottesi i Principi di rigenerazione REACT indicati in grassetto nell’elenco che segue:
P1. Conoscenza
P2. Recupero
P3. Salvaguardia
P4. Valorizzazione
P5. Governance
P6. Coesione sociale
P7. Dotazione di servizi
P8. Gestione.
Ultimo aggiornamento
09.07.2025