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S4_T3.1 Sviluppo del turismo religioso connesso ai cammini

Il Casentino è una terra intrisa di spiritualità, dove il turismo religioso può trovare un fertile terreno di sviluppo. I cammini che attraversano questa Valle, come la Via di Francesco e la Via Romea Germanica, offrono ai visitatori un’esperienza di profonda connessione con la natura e con la storia, rendendoli luoghi ideali per chi cerca spazi quieti e momenti di riflessione e introspezione. Il turismo legato ai cammini, e in particolare a quelli religiosi o devozionali, rappresenta un settore in crescita e una significativa opportunità di sviluppo socioculturale, turistico ed economico dei territori attraversati (Piano Strategico del Turismo 2023-2027).

Attualmente, questi cammini attirano un numero crescente di pellegrini e turisti, ma il loro valore non è ancora pienamente riconosciuto e messo a frutto anche perché la loro promozione è spesso frammentata e manca una strategia unitaria che possa realmente valorizzarli. I tratti di alcuni cammini sono in stato di degrado, la segnaletica è insufficiente e le strutture di supporto per i viaggiatori sono carenti. Questo quadro evidenzia l’urgente necessità di un approccio più coordinato e integrato per soddisfare le richieste del turismo religioso e, così, creare valore socioeconomico per il territorio.

Parallelamente al recupero e valorizzazione dei sentieri, la realizzazione di nuove strutture di accoglienza, come rifugi e punti di ristoro, contribuirà a rendere più agevole e piacevole il percorso per i pellegrini, in particolare per le persone disabili o con limitazioni funzionali (S2_T4.3 “Riutilizzo delle piccole costruzioni agro-forestali abbandonate lungo gli itinerari culturali del Casentino come microstrutture di ospitalità” e S3_T4.3 “Riconversione di edifici pubblici abbandonati in prossimità degli itinerari culturali del Casentino in strutture ricettive”). Inoltre, l’organizzazione di eventi e celebrazioni religiose lungo i percorsi potrebbe attirare nuovi visitatori e rafforzare ulteriormente la dimensione spirituale del territorio.

Un altro aspetto cruciale è la promozione dei cammini religiosi, che dovrà avvenire attraverso canali e strumenti digitali e tradizionali, con un’attenzione particolare ai mercati internazionali.

Naturalmente, ci sono anche rischi da considerare. Un aumento eccessivo dei flussi turistici potrebbe mettere a rischio la sostenibilità ambientale e la quiete che qualifica questi percorsi. Per questo, sarà essenziale regolare gli accessi e gestire i flussi turistici in modo accorto, favorendo una distribuzione più equilibrata lungo tutto l’arco dell’anno. Allo stesso tempo, l’impatto ambientale dovrà essere monitorato per garantire che l’incremento delle presenze non produca danni agli ecosistemi.

Anche la comunità locale dovrà avere un ruolo centrale in questa Strategia. Il coinvolgimento attivo degli abitanti nella gestione e promozione dei cammini sarà fondamentale per evitare possibili tensioni e garantire che i benefici economici derivanti dal turismo religioso siano equamente distribuiti. Infine, per superare la frammentazione delle iniziative promozionali, sarà importante la sensibilizzazione degli attori coinvolti al fine di creare un Tavolo di lavoro permanente che garantisca un approccio coordinato, unificato e duraturo.

Questa Strategia potrebbe avere quali soggetti promotori la Regione Toscana, le Diocesi di Arezzo e di Fiesole, l’Unione dei Comuni Montani del Casentino (in particolare, l’Ecomuseo) o le associazioni culturali locali. I soggetti attuatori della Strategia saranno individuati sulla base delle peculiarità delle singole Azioni.

Alla Strategia S4_T3.1 sono sottesi i Principi di rigenerazione REACT indicati in grassetto nell’elenco che segue:

P1. Conoscenza

P2. Recupero

P3. Salvaguardia

P4. Valorizzazione

P5. Governance

P6. Coesione sociale

P7. Dotazione di servizi

P8. Gestione.

Ultimo aggiornamento

09.07.2025

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