I flussi migratori, se gestiti in modo sicuro, regolare e responsabile1, possono giocare un ruolo positivo nella rivitalizzazione e rigenerazione sociale ed economica delle aree interne.
La Strategia si muove nell’ambito dei sistemi di accoglienza e inclusione dei migranti ed è sorretta dall’idea di estendere il sistema di accoglienza da pochi centri o strutture dedicate (spesso destinati a diventare luoghi di emarginazione sociale e di sofferenza individuale) all’intero territorio della Valle, coinvolgendo comunità e piccoli centri, in particolare quelli a rischio spopolamento.
Il sistema di accoglienza diffusa mira a costruire una comunità più inclusiva e sostenibile, che possa affrontare le sfide demografiche, favorire la coesione sociale, migliorare la qualità della vita di vecchi e nuovi abitanti e favorire anche una contaminazione di culture e pratiche sociali.
Un esempio tra tutti, il “Modello Riace: paese dell’accoglienza”, che ha dimostrato come un sistema strutturato di accoglienza possa contribuire alla rivitalizzazione dei territori marginali attraverso politiche di integrazione e inserimento lavorativo2.
A proposito di contaminazione culturale è interessante citare “Stand Up For Africa. Arte contemporanea per i diritti umani”, iniziativa realizzata dall’Unione dei Comuni nell’ambito delle attività dell’Ecomuseo in collaborazione con l’associazione Hymmo Art Lab e il contributo della RT (Bando Toscanaincontemporanea). L’iniziativa, che ha visto negli anni anche il sostegno del Sistema Accoglienza Integrazione dell’Unione dei Comuni, del Parco Nazionale FC e del comune di Pratovecchio Stia, intende sviluppare progetti di integrazione dei migranti attraverso l’espressione artistica3.
Il processo di inclusione immaginato dalla Strategia passa attraverso la creazione di servizi integrati (residenziali, sanitari, educativi e lavorativi), la valorizzazione delle risorse locali connesse al paesaggio culturale e la promozione di un dialogo interculturale che arricchisca il contesto sociale e culturale del territorio.
L’ambito della Strategia include l’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, con percorsi di formazione, orientamento e inserimento professionale (A2_S3_T2.2 “Potenziamento degli strumenti di inserimento lavorativo”) in modo da rispondere alle necessità del territorio, favorendo la permanenza e il coinvolgimento attivo dei nuovi residenti.
Attraverso il potenziamento del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI), l’attivazione di Tavoli di progettazione europea per accedere a fondi dedicati per l’inserimento lavorativo dei migranti e l’aggiornamento professionale degli operatori dell’accoglienza e dell’inclusione, potrà essere possibile il miglioramento dei servizi di accoglienza e integrazione dei nuovi abitanti con background migratorio.
Come emerso dal caso di studio “Flussi migratori in entrata”, le micro-comunità di migranti presenti sul territorio tendono ad isolarsi e autoescludersi. La Strategia richiede la promozione di reti associative e canali di collaborazione efficaci, capaci anche di coinvolgere e sensibilizzare la comunità locale.
La Strategia richiede risorse finanziarie adeguate e la ricerca di finanziamenti esterni. Emerge un collegamento con la Strategia S2_T2.2 “Supportare la creazione di un sistema di servizi educativi territoriali innovativi“ e con l’Azione A2_S3_T2.1 “Analisi del sistema degli enti del terzo settore e dell’associazionismo locale, dei bisogni formativi degli operatori, dei costi economici del percorso, e delle possibilità di finanziamento pubbliche e private”.
Alla Strategia S4_T2.2 sono sottesi i Principi di rigenerazione REACT indicati in grassetto nell’elenco che segue:
P1. Conoscenza
P2. Recupero
P3. Salvaguardia
P4. Valorizzazione
P5. Governance
P6. Coesione sociale
P7. Dotazione di servizi
P8. Gestione.
Ultimo aggiornamento
08.07.2025