MENU

S3_T1.1 Sistema di segnalazione della qualità dei prodotti agroalimentari di origine

La qualificazione è la fase del processo di valorizzazione nella quale vengono create le condizioni perché un prodotto possa definire una propria identità condivisa tra i produttori ed entrare in relazione con l’esterno (consumatori finali, acquirenti professionali, altri portatori di interesse) mediante specifici codici comunicativi nelle successive fasi di promozione e commercializzazione.

Una volta messo a punto un ‘buon prodotto’, risulta determinante la realizzazione di adeguate campagne di informazione e la segnalazione della qualità/specificità del prodotto stesso mediante un marchio o altro sistema di segnalazione, supportato da un adeguato sistema di garanzia che dia certezze agli acquirenti sulla sua qualità e sulla sua rispondenza alle caratteristiche dichiarate nel disciplinare del marchio o semplicemente sull’etichetta. Anche i prodotti di origine sono spesso oggetto di sistemi di segnalazione della qualità che ne promuovono la provenienza, l’origine delle materie prime impiegate per produrlo, la localizzazione dei processi di lavorazione e trasformazione nonché il radicamento nella tradizione locale delle tecniche e dei processi produttivi o delle ricette di lavorazione e preparazione.

Un buon sistema di segnalazione della qualità si basa su alcuni pilastri fondamentali: (1) la definizione di regole condivise e certe tra i produttori (codificate in un disciplinare); (2) l’impiego di un segno di qualità; (3) l’implementazione di un sistema di controllo e garanzia (che può essere di prima, seconda o terza parte, o un sistema di garanzia partecipata (A4_S3_T1.1 “Messa a punto di un appropriato sistema di controllo e garanzia al consumatore”); (4) la presenza di una qualche forma di organizzazione collettiva.

In Casentino, come altrove, i prodotti locali soffrono la concorrenza dei prodotti industriali e di importazione, anche a causa dell’insufficienza della produzione e della scarsa capacità di rendere visibili sul mercato le loro specificità e il loro legame con il territorio casentinese. Per far fronte a queste criticità, i prodotti di origine vanno spesso incontro alla perdita del collegamento con le risorse del territorio, in quanto entrano nei loro processi produttivi materie prime non locali, che ne alterano le caratteristiche. Ciò rappresenta un problema, soprattutto quando il consumatore non viene opportunamente informato e si continua a vendere il prodotto come ‘locale’, beneficiando del ritorno economico derivante dalla sua reputazione legata al territorio. Nel tentativo di tutelare, recuperare e valorizzare i prodotti locali, possono giocare un ruolo importante i marchi collettivi geografici, le denominazioni di origine, le indicazioni geografiche, le certificazioni di processo e/o di prodotto e altri meccanismi di segnalazione della qualità.

Partendo dalle esigenze degli attori coinvolti nelle filiere agroalimentari del Casentino, dalle caratteristiche dei prodotti locali e dalle iniziative già in atto, presenti o passate, la Strategia si propone la creazione di un sistema di segnalazione e garanzia della qualità legata al territorio per i prodotti casentinesi che garantisca ai consumatori la provenienza locale dei prodotti freschi, delle lavorazioni trasformate e delle materie prime impiegate nei processi.

Il modello su cui imperniare la Strategia può prevedere un doppio livello: un primo livello di segnalazione della qualità con la registrazione di alcuni marchi collettivi e/o geografici relativi ai prodotti del territorio maggiormente consolidati, eventualmente registrandoli nell’elenco regionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT12), e un secondo livello consistente in un ‘marchio ombrello’ territoriale capace di segnalare la provenienza dal territorio casentinese. Durante l’attuazione della Strategia è opportuno valutare, all’interno del sistema di qualificazione che verrà progettato, l’integrazione di altri prodotti e/o servizi come, ad esempio, prodotti non agroalimentari (ad es., prodotti dell’artigianato locale), servizi turistici e servizi di ristorazione (S1_T4.3 “Creazione di alberghi diffusi a gestione comunitaria nei borghi in via di spopolamento” e, in particolare, A6_S1_T4.3 “Promozione del territorio e conservazione attiva del patrimonio materiale e immateriale del Casentino”), anche nell’ottica di un’integrazione e promozione di tale sistema di segnalazione della qualità all’interno della rete di itinerari culturali presenti sul territorio (S2_T3.1 “Recupero e valorizzazione degli itinerari culturali del Casentino” e, in particolare, A5_S2_T3.1 “Creazione di una rete diffusa di imprese di produzione, trasformazione e fruizione di prodotti locali per la valorizzazione del patrimonio enogastronomico del Casentino lungo i suoi itinerari culturali”).

Nell’attuare la presente Strategia è opportuno innanzitutto valutare con attenzione la coesistenza con altre iniziative presenti sul territorio, in atto o entrate in stand-by negli ultimi anni. Inoltre, è essenziale porre particolare attenzione alla scelta dello strumento da utilizzare tra quelli previsti dalle normative vigenti, tenendo conto delle caratteristiche di ognuno e della compatibilità di sistemi di qualificazione più snelli con le normative europee sulle indicazioni geografiche.

Un altro rischio è quello di creare un sistema percepito come inutile dagli attori locali, con una sovrastruttura di gestione troppo costosa e pesante, che resta poi di fatto inutilizzato dagli operatori. Per questo è importante da una parte utilizzare un approccio partecipato fin dal momento della concezione del sistema di qualificazione e dall’altra disporre di adeguate risorse finanziarie per garantire l’avvio dell’esperienza.

Un esempio interessante di ‘marchio ombrello’ territoriale è il marchio collettivo “Valtellina”, che assume la funzione di segno distintivo della destinazione turistica e della qualità dei prodotti e dei servizi nei diversi settori economici. Esso promuove anche alcuni prodotti agroalimentari di origine del territorio valtellinese, ciascuno dei quali è a sua volta identificato da un proprio specifico marchio collettivo13.

Il soggetto promotore delle Azioni correlate alla Strategia potrebbe essere un’associazione già costituita, ad esempio l’Associazione Biodistretto del Casentino oppure il soggetto di governance territoriale di cui si propone la costituzione nel corso della Strategia S1_T1.1 “Sviluppo di un sistema di coordinamento e governance territoriale per lo sviluppo rurale, l’agricoltura e il cibo”) o le associazioni di produttori agroalimentari esistenti.

I soggetti da coinvolgere dovrebbero essere imprese agroalimentari di prodotti locali, associazioni di produttori (ad es., Associazione Produttori della Valteggina a Km 0), associazioni di categoria del mondo della produzione agricola (ad es., Coldiretti, CIA), imprese della trasformazione alimentare e loro associazioni, consorzi e associazioni di prodotto, altre forme organizzate espressione del mondo della produzione e del consumo (ad es., Slow Food). Opportuno il coinvolgimento di esperti in materia di prodotti di origine, segnalazione della qualità e marchi e di esperti nella facilitazione di processi partecipativi. Un ruolo importante potrebbe essere svolto anche da figure con competenze di dinamizzatori territoriali (S3_ T2.3 “Creazione di competenze dei dinamizzatori territoriali”), in grado di facilitare processi di valorizzazione territoriale sostenibile basati sul patrimonio culturale attraverso l’attivazione del capitale sociale e fisico e la connessione delle risorse territoriali disponibili.

 

Alla Strategia S3_T1.1 sono sottesi i Principi di rigenerazione REACT indicati in grassetto nell’elenco che segue:

P1. Conoscenza

P2. Recupero

P3. Salvaguardia

P4. Valorizzazione

P5. Governance

P6. Coesione sociale

P7. Dotazione di servizi

P8. Gestione.

 

 

Ultimo aggiornamento

07.07.2025

Cookie

I cookie di questo sito servono al suo corretto funzionamento e non raccolgono alcuna tua informazione personale. Se navighi su di esso accetti la loro presenza.  Maggiori informazioni