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T4.1 Abitare i borghi

Eletta Naldi, Maddalena Branchi, Antonio Lauria, Pietro Matracchi, Giovanni Pancani, Rosa Romano

Il tema dell’abitare i borghi delle aree interne contribuisce in modo significativo a rispondere a sfide e opportunità inerenti alla rigenerazione del paesaggio culturale poiché coniuga il valore profondo del vivere in un luogo, dell’identificarsi con esso e del prendersene cura, con il prezioso patrimonio rappresentato dall’ecosistema degli insediamenti storici e dei suoi abitanti. In questa prospettiva, l’abitare riunisce la dimensione di una presenza attiva e responsabile nel territorio con il ricco patrimonio storico, sociale e ambientale di cui borghi e insediamenti sono custodi, rendendo evidente come la cura del luogo e la partecipazione degli abitanti alla vita comunitaria vadano di pari passo. In tal senso, l’abitare supera la semplice permanenza fisica in un luogo, promuovendo la ridefinizione del legame con il territorio anche per chi già lo abita, incentivando nuove forme di socialità, coesione e partecipazione e promuovendo percorsi di ri-significazione dello spazio che passano attraverso la cura e valorizzazione del patrimonio e la riscoperta di un’identità comunitaria condivisa.

Il Casentino è un territorio costellato da borghi antichi di diversa grandezza e importanza che costituiscono una risorsa di inestimabile valore culturale, materiale e immateriale. Essi rappresentano una chiave di accesso privilegiata al territorio, raccontano la storia della sua gente e rappresentano una preziosa testimonianza di un passato da preservare e, dove utile o possibile, da recuperare e/o riconvertire. Purtroppo, a fianco di notevoli potenzialità, molti borghi sono segnati da criticità di varia natura, legate alla difficile accessibilità, al sottoutilizzo e in alcuni casi all’abbandono del patrimonio edilizio esistente, alla carente conservazione dei caratteri costruttivi del patrimonio edilizio e alla scarsità e trascuratezza degli spazi di relazione. Soprattutto nei borghi situati in zone montane o di alta collina, la marginalità geografica e la carenza dei servizi essenziali contribuiscono a creare le condizioni per il loro spopolamento, soprattutto per i segmenti di popolazione più giovane e attiva. 

L’attenzione all’abitare e alla sua dimensione relazionale, che pone al centro la qualità della vita, le reti di comunità e le relazioni interpersonali, può diventare un catalizzatore per la rigenerazione dell’intera Valle. Le stesse fragilità del territorio possono costituire un’occasione per ridefinire il concetto di abitare, rileggendolo in chiave contemporanea, in sintonia con i nuovi bisogni di qualità della vita, senso di comunità e relazione con il territorio. In questo senso, le soluzioni ipotizzate dalle Strategie di questo Tematismo non si limitano alla riqualificazione di insediamenti, spazi pubblici ed edifici nella loro dimensione fisica, ma aspirano a rafforzare un tessuto sociale indebolito e in cambiamento e alla creazione di un ecosistema attrattivo sia per chi già vive in queste aree, siano essi vecchi o nuovi abitanti, sia per persone e organizzazioni interessate a realizzarvi nuove attività economiche e sociali.

Più in particolare, il Tematismo si propone di esplorare il ruolo dei borghi nella definizione dell’identità dei luoghi, promuovendo strategie di tutela, attualizzazione e valorizzazione del patrimonio urbano e architettonico che essi custodiscono, attraverso programmi, piani e progetti che rispondono alle sfide contemporanee delle aree interne, facendo del coinvolgimento comunitario e dell’identità storica e culturale un elemento essenziale.

Le Strategie proposte si fondano su pratiche di riappropriazione culturale, sociale ed economica, in cui l’attaccamento al luogo si accompagna a interventi concreti di rigenerazione: in questo modo, la dimensione comunitaria diventa il motore principale per un autentico sviluppo locale. Esse si integrano con alcuni temi già presenti negli strumenti urbanistici vigenti (PIT, PSIC, Regolamenti Edilizi, ecc.), che hanno costituito una rilevante fonte di ispirazione e orientamento culturale, e quando opportuno, li ampliano.

I progetti volti a migliorare l’abitare nei borghi si scontrano spesso con la carenza di risorse finanziarie, la limitata disponibilità di competenze tecniche per la loro gestione e, infine, con la difficoltà di coinvolgere gli abitanti, talvolta restii al cambiamento. Tali criticità possono, almeno in parte, essere superate facendo ricorso a processi e progetti partecipativi e collaborativi, nei quali abitanti ed enti del Terzo Settore possano contribuire attivamente alla definizione delle priorità di intervento e alla progettazione degli spazi comuni, garantendo che il processo di rigenerazione avvenga attraverso modalità inclusive, eque e sostenibili.

Nella fase di analisi della ricerca REACT, con riferimento a questo Tematismo, sono stati approfonditi i seguenti Casi di studio: 

  • Spazi della vita comunitaria del borgo di Poppi
  • Edifici, spazi e servizi della vita quotidiana del borgo di Quota
  • Progetto dell’Ecovillaggio della Vallesanta.

La tabella seguente reca l’elenco delle Strategie di intervento e delle Azioni correlate relative al Tematismo T4.1 sviluppate nelle presenti Linee Guida.

 

Esplora la Strategia:

 

Ultimo aggiornamento

05.11.2025

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