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S4_T2.2 Promuovere un sistema di accoglienza diffusa di popolazioni straniere per la rivitalizzazione e rigenerazione del territorio

I flussi migratori, se gestiti in modo sicuro, regolare e responsabile, possono giocare un ruolo positivo nella rivitalizzazione e rigenerazione sociale ed economica delle aree interne.

La Strategia si muove nell’ambito dei sistemi di accoglienza e inclusione dei migranti ed è sorretta dall’idea di estendere il sistema di accoglienza da pochi centri o strutture dedicate (spesso destinati a diventare luoghi di emarginazione sociale e di sofferenza individuale) all’intero territorio della Valle, coinvolgendo comunità e piccoli centri, in particolare quelli a rischio spopolamento.

Come emerso dal caso di studio “Flussi migratori in entrata”, le micro-comunità di migranti presenti sul territorio tendono ad isolarsi e autoescludersi. In risposta a tale criticità, il modello di accoglienza diffusa mira a costruire una comunità più inclusiva e sostenibile, in grado di affrontare le sfide demografiche, favorire la coesione sociale, migliorare la qualità della vita di vecchi e nuovi abitanti e favorire anche una contaminazione di culture e pratiche sociali. Per essere efficace, tale approccio necessita della presenza di reti associative solide e di canali di collaborazione capaci di coinvolgere e sensibilizzare l’intera comunità locale.

 

Il “Modello Riace: paese dell’accoglienza” è un’esperienza nota di integrazione sociale attraverso l’inserimento lavorativo in un’area marginale. A proposito di contaminazione culturale si può citare “Stand Up For Africa. Arte contemporanea per i diritti umani”, iniziativa promossa dall’Ecomuseo del Casentino incentrata sull’ integrazione dei migranti mediante l’espressione artistica.

 

Il processo di inclusione immaginato dalla Strategia passa attraverso la creazione di servizi integrati (residenziali, sanitari, educativi e lavorativi), la valorizzazione delle risorse locali connesse al paesaggio culturale e la promozione di un dialogo interculturale che arricchisca il contesto sociale e culturale del territorio.

L’ambito della Strategia include l’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, con percorsi di formazione, orientamento e inserimento professionale (A2_S3_T2.2 “Potenziamento degli strumenti di inserimento lavorativo”)  in modo da rispondere alle necessità del territorio, favorendo la permanenza e il coinvolgimento attivo dei nuovi residenti.

Attraverso il potenziamento del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI), l’attivazione di Tavoli di progettazione europea per accedere a fondi dedicati per l’inserimento lavorativo dei migranti e l’aggiornamento professionale degli operatori dell’accoglienza e dell’inclusione, potrà essere possibile il miglioramento dei servizi di accoglienza e integrazione dei nuovi abitanti con background migratorio.

La Strategia, per poter essere implementata, richiede risorse finanziarie adeguate, da intercettare anche mediante la partecipazione a bandi e call nazionali e europei. Emerge un collegamento con la Strategia S2_T2.2 (“Supportare la creazione di un sistema di servizi educativi territoriali innovativi“) e con l’Azione A2_S3_T2.1 (“Studio di fattibilità della formazione per il Terzo Settore”).

Alla Strategia S4_T2.2 sono sottesi i Principi di rigenerazione REACT indicati in grassetto nell’elenco che segue:

P1. Conoscenza

P2. Recupero

P3. Salvaguardia

P4. Valorizzazione

P5. Governance

P6. Coesione sociale

P7. Dotazioni di servizi

P8. Gestione

Azioni relative alla Strategia S4_T2.2

 

A1_S4_T2.2  Innovazione nei servizi per l’inclusione sociale e economica

L’Azione si concentra sul miglioramento dei servizi della Rete SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione), con l’obiettivo di rispondere a nuovi bisogni emergenti e intercettare target diversificati. Il cuore dell’Azione è il potenziamento dei percorsi di inserimento lavorativo e di inclusione sociale ed economica delle persone con background migratorio, attraverso un sistema di accoglienza integrato e diffuso capace di coinvolgere non solo i servizi di base, ma anche il mondo del lavoro e della formazione.

L’Azione prevede l’attivazione di percorsi formativi che rispondano alle necessità specifiche dei migranti, con misure finalizzate alla loro integrazione nel mercato del lavoro (fast track labour market integration of immigrants) (Bernert-Bürkle, Federighi & Torlone, 2023) e la loro inclusione sociale attraverso il lavoro. Essa mira a migliorare l’efficacia dell’accoglienza, attraverso una stretta collaborazione tra enti pubblici, associazioni, imprese locali e istituzioni che operano nel settore della formazione professionale, con l’obiettivo di creare un network solido e coeso.

Esperienze simili a livello nazionale hanno dimostrato che il successo dei processi di inclusione dei migranti dipende dalla capacità di mettere in rete le diverse realtà territoriali, creando sinergie tra attori pubblici e privati per offrire ai migranti opportunità concrete di inclusione, lavoro e sviluppo delle proprie competenze.

 

A titolo esemplificativo, si rimanda ad una raccolta sistematica di buone pratiche in tema di accoglienza e di integrazione, realizzata nel 2016 dal Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno.

 

L’Azione potrebbe essere promossa dall’Unione dei Comuni, mentre i soggetti attuatori potrebbero essere cooperative ed enti del Terzo Settore operanti nel territorio.

A2_S4_T2.2  Attivazione di tavoli di progettazione su fondi nazionali e internazionali su tematiche migratorie

L’Azione si concentra sull’attivazione di Tavoli di progettazione europea con l’obiettivo di sviluppare progetti finanziabili attraverso il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) del Inistero dell’Internoe altri fondi europei dedicati alle iniziative con Paesi terzi.

In particolare, l’Azione mira a supportare l’accoglienza e l’integrazione delle persone migranti attraverso una progettazione mirata che risponda non solo alle loro esigenze, ma anche alle necessità del territorio, creando così opportunità di crescita sociale e individuale condivise e sostenibili.

La creazione di Tavoli di progettazione consente di mettere in rete gli attori locali, comprese istituzioni, enti pubblici e privati, associazioni, imprese, e comunità locali, per sviluppare progetti integrati che migliorino l’efficacia dei percorsi di accoglienza e inclusione sociale. Un punto di forza per l’attuazione di questa Azione è la presenza sul territorio della rete già formalizzata rappresentata dal Patto Educativo Territoriale del Casentino e il collegamento con le Azioni di rafforzamento dei processi di governance e coordinamento previste nelle Strategie S1_T2.1 (“Rafforzamento del Patto Educativo Territoriale del Casentino“) e S2_T2.1 (“Valorizzazione del capitale sociale rappresentato dai soggetti del Terzo Settore in ambito educativo e culturale per rigenerazione del paesaggio culturale”).

I soggetti promotori dell’Azione potrebbero identificarsi nei Comuni, nelle scuole, nelle agenzie formative e nelle cooperative e nei consorzi di imprese del Casentino; per quanto concerne i soggetti attuatori si possono ipotizzare scuole, agenzie formative così come cooperative e consorzi di imprese del Casentino.

A3_S4_T2.2  Percorsi di formazione professionale rivolti a operatori dell’accoglienza e inclusione

L’Azione prevede la realizzazione di percorsi di formazione professionale specifici per gli operatori che lavorano nei centri di accoglienza e nei servizi di inclusione. I contenuti formativi saranno progettati in modo da rispondere alle esigenze concrete degli operatori, affrontando tematiche rilevanti per il loro lavoro quotidiano, come la gestione della diversità culturale, la comunicazione interculturale, le normative sull’accoglienza e l’integrazione e le strategie di supporto psicologico.

Sarebbe desiderabile se tali percorsi di formazione potessero integrarsi con quelli previsti nell’Azione A2_S2_T2.1(“Iniziative di promozione del tessuto associativo per attrarre i giovani e favorire il confronto multigenerazionale”), creando un sistema formativo coerente in grado di potenziare le competenze professionali degli operatori e aumentare la qualità e l’efficienza del servizio di accoglienza. Il risultato atteso è una maggiore efficacia nell’integrazione dei migranti e una migliore qualità dei servizi offerti, grazie alla preparazione e alla professionalità degli operatori.

L’Azione potrebbe essere promossa dall’Unione dei Comuni e dai Comuni della Valle; i soggetti attuatori potrebbero essere: agenzie formative e di consulenza, centri di formazione professionale, cooperative sociali, imprese locali, università e enti di ricerca.

 

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Ultimo aggiornamento

22.10.2025

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