REACT – “Rigenerare i paesaggi culturali delle aree interne in una prospettiva people-centered. Borghi storici e territori rurali del Casentino come laboratorio di creatività e innovazione” – è una ricerca collaborativa che suggerisce strategie, metodi e iniziative replicabili per la rigenerazione materiale, produttiva e comunitaria dei paesaggi culturali delle aree interne italiane.
Secondo l’UNESCO, i paesaggi culturali rappresentano
«the “combined works of nature and of man” designated in Article 1 of the Convention. They are illustrative of the evolution of human society and settlement over time, under the influence of the physical constraints and/or opportunities presented by their natural environment and of successive social, economic and cultural forces, both external and internal» (UNESCO, 1994: 13, 36).
L’espressione “paesaggio culturale” sottolinea, dunque, l’interazione tra essere umano e ambiente naturale: in un ininterrotto processo co-evolutivo, l’essere umano modella il paesaggio in base alle proprie esigenze sociali, culturali ed economiche, mentre il paesaggio plasma la sua sensibilità, orienta le sue azioni, influenza i suoi processi percettivi, ispira la sua spiritualità. Questa visione richiama l’idea di patrimonio vivente, di habitat, di ecosistema culturale generato da processi ecologici, sociali, culturali in continua evoluzione, e dalle loro interazioni.
Concepito originariamente per i luoghi di “eccezionale valore universale”, il concetto di paesaggio culturale può essere efficacemente applicato alle aree interne con l’obiettivo di far emergere condizioni di declino così come risorse e potenzialità, espresse e latenti, cioè il ‘capitale’ di cui una comunità dispone o potrebbe disporre per supportare i processi di rigenerazione.
Questi, nella visione di REACT, integrano iniziative di tipo materiale, produttivo e comunitario che, fondate sulla conoscenza del contesto, si concretizzano attraverso interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio da monitorare nel corso del tempo. Questi processi combinano l’attivismo delle comunità con politiche pubbliche adeguate, garantendo un equilibrio tra partecipazione locale e intervento istituzionale. [Fig. 1]
Il motto che ispira la ricerca, sintetizzandone gli obiettivi e le modalità per conseguirli, è: “Creare sviluppo sostenibile rigenerando risorse locali attraverso azioni comunitarie”. In termini prospettici, REACT intende offrire un contributo al dibattito sulla rivitalizzazione dell’economia locale delle aree interne attraverso ipotesi di valorizzazione del patrimonio bio-culturale, in particolare quello collettivo, capaci di trattenere il valore aggiunto nel territorio, remunerare gli attori locali, aumentare le prospettive occupazionali, in particolare dei giovani, e così tentare di arginare lo spopolamento e acquisire nuovi abitanti.
REACT vede nel paesaggio culturale il “catalizzatore generativo” dei processi di rigenerazione: non solo dovrebbe favorirli senza ‘consumarsi’, ma dovrebbe ispirarli; alimentandoli, dovrebbe evolvere con essi. Questo approccio supera il principio della mera tutela del patrimonio e offre uno sguardo complesso e dinamico sulle interazioni tra persone e territorio, uno sguardo aperto alla sperimentazione e alla creatività, capace di abbracciare le diverse espressioni, tangibili e intangibili, del patrimonio culturale – insediamenti ed emergenze architettoniche, paesaggi coltivati e sistemi naturali, pratiche ed esperienze comunitarie, usi, regole d’uso, norme sociali e processi naturali – alla luce della loro sostanziale interoperabilità.
In particolare, REACT esplora il paesaggio culturale delle aree interne attraverso quattro Aree Tematiche:

Figura 1 – Modello concettuale della ricerca REACT.
La ricerca insiste, così, su quattro dei cinque ambiti previsti nella Strategia Nazionale per le Aree Interne per i progetti di sviluppo locale: Tutela attiva del territorio e comunità locali, Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile, Sistemi agroalimentari, Saper fare e artigianato (Barca, Casavola & Lucatelli, 2014).
Per affrontare questa sfida, è stato necessario costituire un gruppo di ricerca interdisciplinare composto da personale strutturato, dottorandi, assegnisti dei quattro Dipartimenti dell’Università di Firenze impegnati nel progetto:
Per ampliare il campo delle competenze, il gruppo di ricerca è stato affiancato da consulenti esterni:
Complessivamente hanno lavorato alla ricerca REACT 45 ricercatori. [Tab. 1] A questi si aggiungono gli studenti universitari dei quattro dipartimenti partner che hanno partecipato al Seminario Tematico REACT tenutosi da giugno a novembre 2023.
Le principali caratteristiche distintive di REACT sono: (1) l’interdisciplinarità dell’approccio, (2) il coinvolgimento della comunità, e (3) la replicabilità degli strumenti metodologici.
Per favorire il confronto tra ricercatori con diversa formazione ed esperienza, garantire il graduale allineamento cognitivo e terminologico e consolidare l’identità di gruppo è stata definita una articolata strategia operativa che ha previsto come primo passo la redazione di un glossario condiviso. La conoscenza reciproca tra i membri del gruppo di ricerca è stata ulteriormente rafforzata attraverso 15 seminari di studio, due laboratori collaborativi svolti secondo la metodologia dell’Open Space Technology e diversi momenti di scambio informale.
Accanto a questa dinamica ‘interna’, si è parallelamente instaurato un dialogo aperto, rispettoso e strutturato con gli abitanti del Casentino, il territorio scelto come caso di studio. Questo dialogo ha preso forma attraverso una pluralità di iniziative di partecipazione e animazione territoriale distribuite lungo tutto il corso della ricerca e, con particolare intensità, dalla primavera del 2024. A guidare il rapporto con la comunità locale è stato il principio: “Nulla su di noi, senza di noi”, basato sul coinvolgimento diretto delle persone e delle istituzioni del territorio nella raccolta delle esigenze, nel disegno delle soluzioni e nella verifica dei risultati. Proprio all’avvio della ricerca è stato sottoscritto un Protocollo d’intesa tra i quattro dipartimenti partner dell’Università di Firenze, l’Unione dei Comuni Montani del Casentino (poi divenuta consulente della ricerca) e i Comuni di Bibbiena e Pratovecchio-Stia. Per rafforzare la collaborazione con gli attori istituzionali e favorire la partecipazione e il coinvolgimento degli abitanti della Valle, è stato inoltre costituito un Gruppo di coordinamento territoriale, composto da rappresentanti delle istituzioni casentinesi e membri del gruppo di ricerca REACT.
Pur nella consapevolezza dell’unicità di ogni territorio, la sperimentazione condotta nel Casentino ha permesso di elaborare strumenti metodologici di validità generale, replicabili – con i necessari adattamenti – anche in altre aree interne del nostro Paese. Con l’obiettivo di estendere l’impatto del progetto dalla scala locale a quella regionale e nazionale, la metodologia sperimentata è stata oggetto di un processo di generalizzazione critica in uno specifico report (“Guida strategica per lo sviluppo sostenibile dei paesaggi culturali delle aree interne italiane”). La ricerca, inoltre, ha seguito pratiche trasparenti, tracciate e monitorate costantemente attraverso un documento – il Programma operativo della ricerca – aggiornato semestralmente. Questo strumento ha garantito ordine, flessibilità e capacità di adattamento della ricerca alle evoluzioni del contesto operativo. Le attività sono state divulgate online; le pubblicazioni prodotte nel corso della ricerca sono tutte open access.
La ricerca si è svolta nel corso di 30 mesi (dal 1° dicembre 2022 al 31 maggio 2025) e ha seguito un’impostazione ‘classica’ basata su Work Packages (WP), Task, Deliverable e Milestone; le attività hanno alimentato tre fasi principali:
A corredo delle fasi operative si è svolto il Work Package 6 (“Gestione tecnico-amministrativa”), volto a garantire il corretto andamento della ricerca, anche attraverso il dialogo con l’Ateneo fiorentino, ente promotore del bando, e con gli uffici amministrativi dei dipartimenti impegnati nel progetto.
La milestone del WP3 consiste nella redazione delle Linee guida per la rigenerazione del Casentino, poi confluite nella Parte Seconda del presente volume. Le quattro Aree Tematiche REACT, preliminarmente individuate su base teorica e rappresentative di componenti tangibili e intangibili del paesaggio culturale, sono state declinate in dieci Tematismi caratterizzanti il territorio casentinese, approfonditi mediante la metodologia dello studio di caso. Sulla base dei Tematismi individuati, modellati dalle evidenze emerse dall’analisi della letteratura scientifica e del contesto, sono state elaborate 33 Strategie di intervento e le relative Azioni.
Ultimo aggiornamento
10.11.2025