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S2_T1.1 Piattaforma di aggregazione dell’offerta e condivisione di servizi per la valorizzazione dei prodotti di origine

Per le piccole aziende agricole, soprattutto se situate in aree marginali, qualificare e promuovere in maniera adeguata il prodotto, raggiungere il segmento di consumatori coerente e servirlo in modo efficace anche dal punto di vista logistico, in modo da conseguire un’adeguata redditività economica, è una sfida che talvolta è necessario affrontare in maniera coordinata, implementando meccanismi di cooperazione con altri produttori. Tali meccanismi possono avere ad oggetto la condivisione tra più produttori di alcuni costi legati alla fase di commercializzazione del prodotto al fine di portare congiuntamente sul mercato quantità adeguate e ben differenziate, riuscendo così a soddisfare meglio la domanda dei consumatori. Tuttavia, soprattutto in contesti in cui le aziende sono piccole, sparse sul territorio e molto distanti tra loro, l’implementazione di meccanismi spontanei di collaborazione può diventare difficile e costosa.

La presente Strategia si propone la creazione di una piattaforma di aggregazione dell’offerta di prodotti agroalimentari locali e di condivisione dei servizi e conoscenze legati alla promozione e alla commercializzazione di tali prodotti, che ne consenta la valorizzazione economica in particolar modo sui mercati locali casentinesi e sui mercati limitrofi (ad es., Arezzo e Firenze) o anche più distanti.

In Casentino si rileva la difficoltà delle piccole aziende produttrici, che hanno una modesta fetta di mercato anche ad Arezzo o a Firenze e che potenzialmente potrebbero anche puntare ad espanderla, nel creare sinergie tra di loro in fase di commercializzazione dei prodotti, nonché nel trasporto dei prodotti al di fuori del Casentino. Inoltre, emerge una difficoltà di connessione tra produttori e consumatori professionali (ad es., ristoratori e albergatori) legata soprattutto alla complessità della comunicazione circa le disponibilità di prodotto in azienda e al trasporto materiale del prodotto. Esistono sul territorio interessanti esperienze di aggregazione dell’offerta (ad es., l’Associazione Produttori Valteggina a Km 0) nonché di accordi informali di collaborazione tra imprese nel trasporto e consegna dei prodotti verso le città limitrofe alla Valle. Tuttavia, la creazione di un sistema maggiormente strutturato consentirebbe di ampliare le connessioni orizzontali (tra produttori) e verticali (tra produttori e consumatori) nonché di incrementare le occasioni di collaborazione e condivisione di fasi della filiera e dei relativi costi.

Partendo dalle esigenze degli attori coinvolti nel settore e dalle iniziative collettive già in atto, la Strategia si propone di supportare gli attori nel disegno di un sistema di aggregazione dell’offerta di prodotti locali e di condivisione di servizi e conoscenze legati alla loro commercializzazione, che consenta di superare alcune delle criticità rilevate nel contesto casentinese (rarefazione e dispersione geografica delle aziende, limitata scala di produzione e conseguente difficoltà nella gestione dei costi fissi di produzione e distribuzione, difficoltà nell’accesso ai mercati limitrofi extra-casentinesi). Un sistema di aggregazione dell’offerta di tipo food hub, fisico e/o virtuale, può consentire ai produttori di creare un network di relazioni che faciliterebbe la collaborazione nelle fasi di trasporto e gestione logistica legate alla commercializzazione, di scambiare prodotti e servizi, di realizzare una migliore corrispondenza tra offerta e domanda locale di prodotto (sia dai consumatori finali che dai clienti professionali, ad esempio operatori del settore della ristorazione e dell’agriturismo) e di condividere conoscenze, tecniche e buone pratiche legate alla produzione e alla commercializzazione dei prodotti.

Per la creazione di un luogo fisico, in prima battuta si potrebbe verificare la possibilità di utilizzare uno degli edifici dismessi presenti nella Valle per evitare il consumo di suolo e valorizzare il patrimonio edilizio esistente. Esso potrebbe configurarsi come spazio polifunzionale dedicato non solo allo scambio di prodotti (sul modello di un Mercatale), ma anche all’organizzazione di attività di formazione e all’offerta di servizi. Tale soluzione, che presenterebbe dei vantaggi in termini di relazioni sociali e veicolazione di idee, comporta, tuttavia, costi di realizzazione e di gestione di cui occorre valutare preventivamente la sostenibilità. Una piattaforma virtuale potrebbe, invece, configurarsi come uno strumento più snello, sia in termini di costi di realizzazione che di gestione. In ogni caso, per individuare la soluzione più adatta al contesto e alle esigenze degli operatori locali, è importante da una parte utilizzare un approccio partecipato fin dal momento della concezione della piattaforma, e dall’altra disporre di adeguate risorse finanziarie per garantire l’avvio dell’esperienza. Si noti che la soluzione virtuale e quella fisica potrebbero anche coesistere ed essere complementari, oppure essere realizzate in fasi successive della Strategia, partendo da una più semplice struttura virtuale per poi, nel caso sussistano le condizioni, passare o aggiungere una struttura fisica.

 

Alcune esperienze che possono fornire ispirazione per l’attuazione della Strategia sono rappresentate dall’iniziativa “Pulmino Contadino” e dal Mercatale di Montevarchi.

  • “Pulmino Contadino” è un’Associazione di Promozione Sociale che riunisce piccoli produttori e consumatori dell’area compresa tra le Colline Metallifere, Piombino e Grosseto, creando un circuito di piccola distribuzione organizzata. L’iniziativa, nata grazie ad una rete di gruppi di acquisto solidale, integra una piattaforma virtuale, sulla quale i produttori segnalano le loro disponibilità e i consumatori effettuano gli ordini, con un sistema fisico di conferimento e distribuzione dei prodotti ai punti di raccolta dei vari GAS sul territorio attraverso il pulmino dell’associazione.
  • Il Mercatale di Montevarchi è un mercato contadino coperto a cadenza quotidiana, appartenente alla rete dei Mercati della Terra di Slow Food, che raccoglie circa 80 produttori. Nato grazie al sostegno della Regione Toscana e dalla collaborazione fra il Comune di Montevarchi, la Provincia di Arezzo, Slow Food, Confederazione Italiana Agricoltori e Coldiretti, dal 2011 il Mercatale si è dotato di una forma di auto-organizzazione dal basso, con la creazione di un’associazione di produttori del mercato che si occupa della sua gestione amministrativa. La gestione operativa quotidiana del mercato e delle vendite, invece, è affidata a una cooperativa sociale. In questo modo, i produttori possono occuparsi soltanto della consegna dei prodotti al mercato e non della loro vendita in presenza. Il Mercatale organizza anche workshop, laboratori, eventi divulgativi e di formazione rivolti a produttori, consumatori e cittadini sui temi dell’agricoltura e del cibo.

I soggetti promotori delle Azioni correlate a questa Strategia potrebbero essere l’Associazione Biodistretto del Casentino, il soggetto di governance territoriale di cui si propone la costituzione nella Strategia S1_T1.1 “Sviluppo di un sistema di governance territoriale per lo sviluppo rurale, l’agricoltura e il cibo”, l’Associazione Produttori della Valteggina a Km 0 o altri soggetti simili.

La Strategia potrebbe coinvolgere imprese agricole e loro associazioni (ad es., Associazione Produttori della Valteggina a Km 0), associazioni di categoria del mondo della produzione agricola (ad es., Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori_CIA), imprese della trasformazione alimentare e loro associazioni, operatori professionali del settore Ho.Re.Ca., negozi locali al dettaglio, consorzi e associazioni di prodotto, e altre forme organizzate espressione del mondo della produzione e del consumo (ad es., gruppi di acquisto solidale, Slow Food, ecc.). Risulta utile anche il coinvolgimento di figure con competenze di dinamizzatori territoriali (S3_T2.3 “Creazione di competenze dei dinamizzatori territoriali”), capaci di svolgere il ruolo di catalizzatori di risorse e relazioni e di ponte tra i vari soggetti e operatori territoriali (pubblici, privati e della società civile) nonché in grado di intercettare risorse e supportare imprese e comunità nella redazione e gestione di progetti.

Alla Strategia S2_T1.1 sono sottesi i Principi di rigenerazione REACT indicati in grassetto nell’elenco che segue:

P1. Conoscenza P2. Recupero P3. Salvaguardia P4. Valorizzazione
P5. Governance P6. Coesione sociale P7. Dotazione di servizi P8. Gestione

 

Azioni relative alla Strategia S2_T1.1

 

A1_S2_T1.1 Creazione di un Tavolo di coordinamento tra soggetti del territorio al fine di individuare obiettivi generali, tipologia di strumento idoneo, sua articolazione, organizzazione e gestione

L’Azione mira a creare un Tavolo di coordinamento capace di coinvolgere in modo attivo i diversi stakeholder interessati (soggetti singoli, soggetti espressione di realtà organizzate o soggetti impegnati in iniziative di coordinamento già esistenti). L’Azione prevede la realizzazione di attività di riflessione comune sulle problematiche e sulle necessità che una piattaforma di aggregazione dell’offerta potrebbe affrontare, di informazione sugli strumenti tecnici disponibili e di identificazione dei possibili modelli organizzativi. Gli strumenti disponibili sono assai differenti tra loro sia per presupposti e requisiti che per funzioni potenziali. È necessario, pertanto, sviluppare un’attenta analisi comparata dei punti di forza e dei limiti di ciascuno di essi. Anche le modalità di organizzazione e gestione dello strumento individuato e le relative divisioni di ruoli e compiti tra gli operatori partecipanti, dovranno essere oggetto di discussione del Tavolo. L’attività del Tavolo prevede, a questo fine, anche la conoscenza diretta di alcune delle esperienze già presenti e attive in Toscana e in altri contesti nazionali e/o internazionali.

Al termine del percorso il Tavolo dovrà arrivare a una deliberazione in merito. Si tratta di un percorso che necessita di figure professionali e di figure tecniche capaci di supportare il processo.

Potrebbe essere opportuno che il Tavolo assuma una forma permanente e rimanga attivo durante tutte le diverse fasi della Strategia, fino alla realizzazione della piattaforma fisica o virtuale.  In seguito, esso potrebbe trasformarsi, anche in una versione ridotta, nel comitato di gestione della piattaforma descritta nell’Azione successiva.

A2_S2_T1.1 Creazione di una piattaforma online strutturata in tutte le sue parti in funzione degli obiettivi prestabiliti dagli attori coinvolti in base ai propri bisogni

L’Azione ha l’obiettivo di progettare e creare la piattaforma digitale che ospiterà il food hub nella sua forma virtuale, acquistare lo spazio web e i necessari strumenti tecnologico-informatici per la sua creazione e successiva gestione.

La piattaforma, le sue caratteristiche e funzioni e il suo design dovranno essere progettati a partire dalle esigenze degli attori coinvolti e rispondere a criteri di usabilità, accessibilità, semplicità ed economicità di manutenzione/gestione, ed efficacia nella promozione e comunicazione.

Per dare corpo a questa Azione dovranno essere coinvolti esperti esterni di informatica, comunicazione, marketing e vendita online, al fine di progettare un dispositivo funzionale dal punto di vista tecnologico, facilmente usabile da produttori e consumatori, e appropriato dal punto di vista della comunicazione e promozione dei prodotti ai consumatori.

A3_S2_T1.1 Identificazione, progettazione e realizzazione di uno spazio fisico (food hub fisico) da allestire come piattaforma logistica, come luogo atto ad ospitare eventuali laboratori, o come eventuale luogo di un mercato contadino coperto

L’Azione punta ad individuare, con il coinvolgimento degli operatori interessati, lo spazio che potrà ospitare il food hub fisico, nonché a progettare e realizzare la sua costruzione. Lo spazio individuato dovrebbe essere preferibilmente in un edificio già esistente, di proprietà pubblica o privata (S3_T4.2 “Rigenerazione del patrimonio di archeologia industriale del Casentino”).

Lo spazio dovrebbe essere concepito, progettato e realizzato secondo criteri di accessibilità e sostenibilità, con attenzione alle esigenze degli attori coinvolti che ne saranno gli utilizzatori finali, come uno spazio con caratteristiche polifunzionali che ne consentano l’utilizzo come luogo di raccolta e scambio di prodotti, come snodo logistico per la loro distribuzione, come luogo atto ad ospitare attività laboratoriali, di formazione o collaterali (ad es., laboratorio di trasformazione e confezionamento ad uso degli operatori soci/membri).

Occorrerà prefigurare accuratamente la fase gestionale, verificando la possibilità di affidare la gestione dell’hub a una cooperativa o altra forma di impresa sociale, già presente sul territorio o da costituire ex novo.

In questa Azione saranno necessarie competenze esterne (ad es., progettisti, costruttori edili, produttori di materiali e componenti, ecc.) per attuare il processo di recupero/riconversione. Potrebbe risultare determinante il ruolo degli enti pubblici locali nell’individuazione e nell’eventuale concessione di spazi di proprietà pubblica.

A4_S2_T1.1 Realizzazione di incontri di formazione all’utilizzo e alle potenzialità della piattaforma food hub (virtuale e/o fisico) per gli operatori agroalimentari coinvolti

La presente Azione si propone di realizzare incontri di formazione destinati agli operatori coinvolti nell’utilizzo e nella gestione della piattaforma (gestori, produttori, associazioni, ecc.), riguardanti l’uso e le potenzialità della stessa e dello strumento food hub virtuale.

L’Azione dovrebbe prevedere una parte di formazione tecnica all’uso della piattaforma informatica, e una parte di formazione più teorica inerente alle potenzialità, possibili utilizzi e possibili attività connesse al food hub virtuale, anche partendo da esempi di buone pratiche nazionali e internazionali. L’Azione potrebbe includere anche una parte di formazione/informazione sulle potenzialità offerte dal food hub di tipo fisico, in vista di possibili sviluppi futuri e a supporto di una valutazione da parte degli attori locali dei costi e benefici potenziali e in collegamento con la precedente Azione A1_S2_T1.1 “Creazione di un Tavolo di coordinamento tra soggetti del territorio al fine di individuare obiettivi generali, tipologia di strumento idoneo, sua articolazione, organizzazione e gestione”.

L’Azione prevede il coinvolgimento di esperti esterni, con diverse competenze per le varie fasi della formazione, che potrebbero essere gli stessi soggetti già coinvolti nell’Azione A2_S2_T1.1 “Creazione di una piattaforma online strutturata in tutte le sue parti in funzione degli obiettivi prestabiliti dagli attori coinvolti in base ai propri bisogni”. Le tipologie di esperti necessari per la formazione potrebbero variare a seconda delle caratteristiche che la piattaforma digitale avrà assunto nel corso della sua progettazione e realizzazione.

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Ultimo aggiornamento

21.10.2025

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